I-DUE-SPECCHI-PARALLELI

Chi ha stabilito che un quotidiano o un sito internet abbiano il dovere di essere migliori dei loro lettori? Nessuno, in effetti.
Perché mai il Giornale o Libero dovrebbero svolgere un lavoro pedagogico? E perché dovrebbero avere una coscienza civile certi siti internet, certi singoli individui sulla loro pagina facebook?
Ho scritto la parola pedagogico fra molte incertezze, con la tentazione di mettere due virgolette per mitigare l’azzardo linguistico. Eppure la pedagogia non merita il ruolo di scienza sfigata cui sembra essere stata relegata in tempi recenti
Persino il Giornale di Montanelli sentiva il dovere di essere migliore dei lettori che infestavano la rubrica della posta con i loro umori pestilenziali.
Caduto Montanelli, è venuto giù tutto.
L'informazione oggi è uno specchio disposto parallelamente all'altro, quello del suo pubblico di riferimento: l’uno si riflette all’infinito nell’altro.
In mezzo: una cacca, anch’essa moltiplicata all’infinito.



Roberto Alajmo | 16/01/2017 | Letto [3336] volte

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