GLI-UNTORI-DEL-FUOCO

L’autocombustione no, non esiste.
I piromani, forse.
Poi, di sicuro, quelli che piromani non sono, tecnicamente parlando: che cioè appiccano il fuoco non per la pura perversione di vederlo divampare, ma per un tornaconto personale.
Ma nel dibattito susseguente agli incendi in provincia di Palermo tutti liquidano il problema maledicendo chi accende i fuochi volontariamente.
Non si prende più in considerazione l’ipotesi che i focolai, specie quelli a ridosso di strade e centri abitati, in una giornata di scirocco possono scoppiare molto facilmente per una cicca di sigaretta gettata via dal finestrino della macchina.
Mi azzardo a ipotizzare che la maggior parte degli incendi sia nata per leggerezza e sciatteria.
Ovviamente i criminali ci sono, ma in questa corsa a individuare i colpevoli mi pare ci sia un elemento di fretta quasi superstiziosa.
Gli incendiari di oggi sono quelli che nei Promessi Sposi erano gli untori, la categoria sulla cui esistenza si favoleggiava fino a scaricare su di essa tutta la responsabilità della peste.
La moderna superstizione ci porta forse a ingigantire il ruolo degli incendiari per scaricare la nostra coscienza civica.
Esiste il Male, indubbiamente. Ma esiste anche l’incoscienza civica e addirittura il destino: quel che gli antichi sapevano e noi abbiamo dimenticato.



Roberto Alajmo | 17/06/2016 | Letto [4236] volte

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