"Non posso vivere con una persona che non può vivere senza di me"
(Nadine Gordimer)
Nella ricorrenza del Beato Pasolini si sta raschiando il fondo della retorica nazionale.
La complessità contraddittoria di PPP è ridotta a figurina da album degli scrittori-calciatori.
Nelle pagine della cultura i mattinali della questura si intrecciano ancora e sempre col piagnisteo dei bei tempi andati, quando c'erano gli intellettuali che gliela cantavano chiara, al Potere.
In mezzo, fra i reperti dell'idroscalo e la nostalgia: nulla.
Sarebbe interessante sapere se tutta questa fiera ha portato alla vendita di una copia in più, dei libri di Pasolini. Ed eventualmente sapere quale.