IPOTESI-FORSE-ROMANZESCA

Visto che tutti sembrano avere certezza di tutto, e però della realtà si sono perse le tracce, proviamo a fare una congettura in più, spogliandoci dai pregiudizi e dalle valutazioni politiche che ognuno è libero di fare.
Diamo per scontato che Tutino abbia detto la frase orrenda che sappiamo riferendosi a Lucia Borsellino, e che dall'altro capo del telefono non ci sia stata nessuna reazione.
Da romanziere, provo a immaginare un'ipotesi che salvi la buona fede di quasi tutti.
La buona fede dell'Espresso: la frase esiste, è stata detta e ascoltata dal giornalista con le proprie orecchie.
La buona fede di Crocetta: che sostiene di non aver mai sentito una frase del genere.
La buona fede della Procura di Palermo, che scrive testualmente: "non risulta trascritta alcuna telefonata tra il Tutino ed il Crocetta del tenore sopra indicato".
Tra Tutino e Crocetta.
E fra Tutino e qualcun altro?
Il silenzio all'altro capo del filo, era sicuramente riconducibile al presidente Crocetta? Magari all'altro capo del filo c'era una persona diversa.
Magari qualcuno, più o meno maliziosamente, ha fatto ascoltare al giornalista la frase estrapolandola e mettendola in un contesto diverso, attribuendo il silenzio a Crocetta.
E il trappolone è servito.
Ripeto: è un'ipotesi romanzesca.
Ma non è questo un romanzo?



Roberto Alajmo | 25/07/2015 | Letto [3434] volte

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