"- Perchč tieni gli occhi chiusi?
- Per abituarmi"
(Cosimo de Medici, sul letto di morte, alla moglie )
Ho cercato in questi giorni le parole per spiegare Marta Cimino a chi non l'ha mai conosciuta.
E non ho trovato niente che non sia retorico o generazionalmente autocelebrativo.
Alla fine la cosa migliore mi pare un articolo di Cuore datato 27 luglio 1992, firmato da Michele Serra. Largomento č la segreteria telefonica di Marta, che era diventata in quel periodo il punto di riferimento per tutti i resistenti umani della cittą.
Scrive Michele Serra: (Linformazione) capace di concentrare tutto il suo micidiale potere di ingrandimento sui funerali, e specialmente su quella parte di funerale che, agitandosi intorno alle autoritą, č istituzione essa stessa. Incapace di fare, con tutti i suoi invitati, le sue telecamere, le sue parole sperimentate e pensose, quello che fa la segreteria telefonica di Marta: comunicare, rendersi utile, servire.
Questo sapeva fare Marta: rendersi utile, servire. Con mite fermezza, anche negli ultimi anni, quando aveva cominciato a nascondersi di fronte al mondo, come certi gatti o capi indiani, che se ne vanno a morire di nascosto per sfuggire a tutto, persino alla compassione.