L'ULTIMA-VOLTA-CHE-LO-PRENDI-IN-BRACCIO

C'è stata un'ultima volta in cui hai preso in braccio tuo figlio. Magari per portarlo dal divano, dove si era addormentato, fino al suo letto.
Hai fatto uno sforzo grande. Hai pensato cose tipo: ma quanto pesi? Fino a quando ti dovrò portare?
Gli hai rimboccato le coperte e sei andato via, verso le tue cose. Magari a tua volta ti sei addormentato senza pensieri.
Non potevi sapere che quella era l'ultima volta che succedeva. Poi, mai più.
In quel momento il legame affettivo ha subito uno smottamento decisivo e irreversibile, verso la sua adolescenza.
Non esiste una soglia sicura che segna questo passaggio, né può essere celebrato come un evento, perché è inconsapevole: il primo dentino si vede, l'ultima volta che lo hai preso in braccio non potevi saperlo.
Adesso ti sforzi di ricordare quando è stato quell'ultimo momento di estremo abbandono che ti sei concesso, che tuo figlio ti ha concesso. Ma niente: non riesci a rievocarlo.
Certo che ci sono dispiaceri più grandi, nella vita. E' uno di quei dolorini che si avvertono solo quando si tocca la parte indolenzita, magari con l'unico scopo di vedere se fa ancora male.
E: sì.



Roberto Alajmo | 28/03/2014 | Letto [7263] volte

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