LA-FUGA-DI-ENIA

Al teatro Bellini di Palermo è di scena in questi giorni Davide Enia col suo nuovo spettacolo. E’ diviso in due parti e si intitola “I capitoli dell’infanzia”. Uno spettacolo che è bellissimo non perché lo dico io, ma perché è stato accolto ovunque con apprezzamento, facendo sempre molto pubblico. A Palermo no. A Palermo, nella sua città, Davide Enia è alle prese con una sala perennemente mezza vuota. Colpa del biglietto, che costa troppo. Colpa dell’apparato teatrale che ci sta dietro, specializzato nel fagocitare, disossare e sputare via i talenti cittadini. Di nomi potrei farvene un paio: “riconosciuti”, messi su un piedistallo e resi sterili dal contesto. Tempo fa, Emma Dante si lamentava di non essere mai stata invitata dal teatro Stabile della sua città. Ma artisti come lei, e come Davide Enia, dai teatri Stabili dovrebbero tenersi lontani. O scappare, se per caso ci si ritrovano. Ne va della loro salvezza.


Roberto Alajmo | 07/03/2008 | Letto [2085] volte

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