REMIX:-LA-DIFFERENZA-FRA-BUON-CANDIDATO-E-BUON-AMMINISTRATORE

L’alchimia di ogni campagna elettorale è fondata sull’equilibrio fra tre ingredienti: persona, candidato, amministratore.
In natura i tre ruoli sono difficili da trovare concentrati in un unico individuo. Una brava persona può non essere un buon candidato, e poi resta da stabilire se sarà un amministratore all’altezza.
Oppure una pessima persona può risultare simpatico come candidato, e magari poi rivelarsi un ottimo amministratore. O ancora: una persona sgradevole può essere un cattivo candidato, ma se vincesse potrebbe diventare un amministratore capace e competente.
Questo per il semplice motivo che le brave persone spesso non conoscono i passaggi di furbizia che servono in campagna elettorale, o magari mancano dell’esperienza che serve a un amministratore.
Le varianti sono parecchie, e qualche volta in un soggetto si concentrano due qualità delle tre che servirebbero. Tre su tre è quasi impossibile.
Ma chissà perché in Sicilia riusciamo ogni volta a stanare il profilo più sventurato: pessima persona, pessimo amministratore e, quel che è peggio, candidato vincente.



Roberto Alajmo | 10/02/2017 | Letto [3232] volte

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