"Bisogna filarsela via. Filarsela da qualche parte"
(Tolstoi, in punto di morte)
La sconfitta con la Roma subita in casa, quindi sulla carta ancora più cocente è passata quasi indolore per i tifosi interisti. Dovendo perdere considerato che anche questanno se ne perderanno tante - perdere contro una squadra di Zeman fa meno male.
È un dolente omaggio alla bellezza spregiudicata, quella che alla perfezione preferisce lapplicazione sistematica di un talento anche mediocre, ma addestrato, coordinato e variato ogni volta secondo la fantasia del momento.
La questione riguarda il calcio, ma non solo. Sopravvivendo miracolosamente agli anni dellostracismo moggiano, Zeman si è guadagnato lammirazione di tutta lItalia che vorrebbe credere a un progetto basato su dirittura morale e misurazione dei sorrisi.
Proprio perché travalica i confini del calcio, viene lidea che se Zeman formasse un partito e si candidasse alle elezioni, vincerebbe raccogliendo un voto trasversale.
Rimarrebbero esclusi naturalmente i talebani per i quali il fine giustifica qualsiasi mezzo. Quelli che negli ultimi trentanni hanno trasformato il genio italiano in pura e semplice furbizia, intelligenza di tutti i cretini.
