ZEMANIANI-DI-TUTTO-IL-MONDO-UNITEVI

La sconfitta con la Roma – subita in casa, quindi sulla carta ancora più cocente – è passata quasi indolore per i tifosi interisti. Dovendo perdere – considerato che anche quest’anno se ne perderanno tante - perdere contro una squadra di Zeman fa meno male.
È un dolente omaggio alla bellezza spregiudicata, quella che alla perfezione preferisce l’applicazione sistematica di un talento anche mediocre, ma addestrato, coordinato e variato ogni volta secondo la fantasia del momento.
La questione riguarda il calcio, ma non solo. Sopravvivendo miracolosamente agli anni dell’ostracismo moggiano, Zeman si è guadagnato l’ammirazione di tutta l’Italia che vorrebbe credere a un progetto basato su dirittura morale e misurazione dei sorrisi.
Proprio perché travalica i confini del calcio, viene l’idea che se Zeman formasse un partito e si candidasse alle elezioni, vincerebbe raccogliendo un voto trasversale.
Rimarrebbero esclusi naturalmente i talebani per i quali il fine giustifica qualsiasi mezzo. Quelli che negli ultimi trent’anni hanno trasformato il genio italiano in pura e semplice furbizia, intelligenza di tutti i cretini.



Roberto Alajmo | 07/09/2012 | Letto [1976] volte

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