"Sono morto molte volte, ma come questa mai"
(Epitaffio di un attore, Asia Minore)
I giovani del PdL non vogliono Miccichè, vogliono le primarie.
Due notizie in una.
Primo: i giovani del PdL non vogliono Miccichè, vogliono le primarie.
Secondo, ancora più importante: i giovani del PdL esistono.
Esistono giovani in un partito di cui non si ricorda un congresso, nemmeno per la designazione di un capocondomino.
Un partito fondato sulla fideistica adorazione del socio fondatore unico.
Un partito in cui Angelino Alfano finora era considerata la figura incaricata di rappresentare il mito giovanile: profilo selezionato dal reparto marketing e disegnato dalla buonanima di Jacovitti.
Adesso arrivano loro, i Giovani del PdL, e pretendono di decidere cosa vogliono.
Si accontentino, per lintanto, di essere stati scoperti. Come certi misteriosi micro organismi che la scienza di tanto in tanto riesce a individuare grazie ai suoi potentissimi strumenti, a maggior gloria della conoscenza umana.