QUAND'E'-CHE-BISOGNA-RIDERE?

Contrordine, compagni: il ritorno in campo di Berlusconi non è quello di Pelè in “Fuga per la vittoria”. Somiglia più quello di Schumacher in Formula Uno: molti titoli, pochi risultati.
Circondato da un critico d’arte screditato ovunque tranne che in Sicilia, da una tardiva bionda plastificata e da un paio di altri suoi miracolati della prima ora, l’anziano miliardario è un Bossi non ancora ischemico, ma certamente senile.
Basta guardare il simbolo dell’aquilone, che somiglia a due chiappe malamente coperte da uno slip tricolore, basta ascoltare gli slogan, le promesse, le euforie posticcie: uguali a vent’anni fa.
È anche vero che pure vent’anni fa pareva la tragedia di un uomo ridicolo, e poi invece la tragedia è stata collettivizzata.



Roberto Alajmo | 16/07/2012 | Letto [2287] volte

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