REMIX:-SCUSATE-L'AUTOBIOGRAFISMO

Questa foto č stata scattata a Parigi nel 1968.
Il luogo e la data lascerebbero pensare, ma no: avevo dieci anni, e non posso dire di essermi accorto di niente.
Io sono quello in maniche di camicia, seminascosto dalla falcata del signore che passa.
Sono io, mi riconosco. Ho un album pieno di fotografie di quel viaggio, scattate da mio padre con una rolleiflex che era il suo orgoglio.
Il fatto č che di queste foto non ce n’č una in cui non si riscontri qualche imperfezione, e nemmeno tanto leggera. In quasi tutte si trova un ingrediente umano incongruo, spesso un estraneo che entra nell’inquadratura e rovina tutto.
Non so se mio padre se ne sia accorto sul momento, ma questa č una delle tante: un signore passa e impalla il soggetto dello scatto; in questo caso il sottoscritto, messo in posa davanti all'Opéra al solo scopo di poter dire, in futuro, di esserci stato.
La gamba del signore che passa č svelta. Doveva avere fretta. Chissą chi era, chissą dove andava. Chissą se ha avuto sentore di aver rovinato con la sua fretta noncurante un ricordo di famiglia, entrando di prepotenza nel futuro di un bambino che per tutto il seguito della sua esistenza avrebbe guardato quella foto imperfetta con una specie di doppio rimpianto.
Primo: mi pareva di essere venuto carino, per una volta.
Secondo: chissą se almeno quel signore ha fatto in tempo ad arrivare dove doveva.



Roberto Alajmo | 09/02/2017 | Letto [4543] volte

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