MA-CU-C'LU-PURTO'?

È stato sindaco di Salemi. Poi si è dimesso. O forse no. Però ha indicato in Rita Borsellino il suo miglior successore. Poi c’è il suo ruolo alla villa del Casale di Piazza Amerina. Ora se ne parla come candidato sindaco a Cefalù. Più tutta una serie di consulenze e curatele di finanziamento pubblico.
Il legame di Vittorio Sgarbi con la Sicilia sembra indissolubile. Eppure non è siciliano, nemmeno lontanamente originario.
E quindi? Perché anziché spalmarlo su tutto il territorio nazionale Sgarbi deve toccare soprattutto a noi?
Un’ipotesi è che qui in Sicilia abbia trovato un giacimento di credito che altrove ormai gli viene negato. In questa remota provincia, invece, ogni sua parola è ascoltata come verbo rivelato.
È che siamo sciocchi, ma non abbastanza. Ci frega quella minima alfabetizzazione richiesta alla classe dirigente dell’Isola. Bisognerebbe essere come i Tessali, invece, che cacciarono il poeta Simonide. Lui stesso, quando gliene chiedevano il motivo rispondeva: “Erano troppo ignoranti per lasciarsi ingannare da me”.



Roberto Alajmo | 10/03/2012 | Letto [2322] volte

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