MONTI-CICCIO-MI-TOCCA

La storiella siciliana nota come “Mamma Ciccio mi Tocca”, trova una splendida applicazione in questi giorni di rivolta reazionaria in Sicilia.
“Ciccio, toccami”, esorta sottovoce la ragazza. Salvo poi, quando Ciccio allunga le mani, mettersi a invocare il soccorso materno.
C’è qualcuno nella stanza dei bottoni – alla Regione, per esempio, di fronte al Presidente del Consiglio, per esempio - che da un canto dice “Mamma Ciccio mi tocca”, e dall’altro istiga Ciccio a toccare.
Qualcuno che soffia sul fuoco e si candida a spegnerlo. Vedrete: dimostrerà di saperlo fare a mani nude.
La sintesi arriverà in tempi rapidi: chi ha creato il caos sarà considerata la persona più indicata a ripristinare l’ordine.
(Hanno pure qualche ragione le persone esasperate che hanno visto passare quest’autobus e sono saliti a bordo in buona fede, senza pensarci troppo. Del resto le rivendicazioni dei rivoltosi reazionari sono talmente generiche e condivisibili che manca solo quella avanzata a suo tempo da Paolo Hendel: pompini per tutti.
Ma quando si sale su un autobus bisogna essere sicuri innanzi tutto della direzione.
In questo caso, poi, sarebbe bene chiedere al conducente di vedere la patente, se ce l’ha, e verificare se non sia scaduta).



Roberto Alajmo | 23/01/2012 | Letto [3291] volte

Clicca per stampare Clicca per stampare
< TORNA AL FORUM