REMIX:-PAROLA-AL-GUSTO-INDIGNAZIONE

Nel novero delle parole usurate entra di prepotenza la meno sospetta, e perciò più indisidiosa: indignarsi. Con tutti i suoi derivati, compresi “indignati” e lo spagnolismo “indignados”.
L’abuso della parola, come sempre succede, usura il concetto stesso che la parola esprime.
Le parole sono come matite: dopo un po’ che le si usa, bisogna rifare la punta. Altrimenti possiamo affannarci a scrivere, ma al massimo riusciremo a lacerare il foglio.
In particolare, nel caso, si rischia di riempirsi la bocca della parola perdendo di vista il significato, sfiancandosi a scrivere furibondi “stati” di facebook, usando molti punti esclamativi dopo la parola VERGOGNA, oppure bruciando le automobili di privati cittadini che non hanno un garage dove ricoverarle quando passa un corteo di protesta - i meno ricchi, dunque.
Ecco, se servisse una definizione: l’indignazione è tutto quello che si trova in mezzo a questi due estremi.



Roberto Alajmo | 13/06/2016 | Letto [4298] volte

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