REMIX:-ISTRUZIONI-PER-RISPARMIARE-LE-SPESE-POSTALI

Abbiano pazienza i lettori benintenzionati che scrivono poesie e le mandano in giro. Una silloge di versi è un messaggio in bottiglia che andrebbe stappato dal giusto interlocutore. E ho paura che il sottoscritto non lo sia.
In particolare, il sottoscritto ha sviluppato una forma di rigetto per una serie di parole che sopravvivono quasi solo nella cattività dei libri di poesia, e che meriterebbero di essere sottratte all’usura. Non che non abbiano ciascuna un significato: ma l’hanno perduto.
Lame senza filo, coltelli che non tagliano più, matite senza punta. Parole infestanti, che proprio per l’abuso che ne è stato fatto sono passate a significare il nulla.
Misericordia vorrebbe che per esse si concordasse un fermo biologico. Una moratoria ventennale: quanto basta per recuperare il significato originario.
L’elenco qui sotto vuole essere un contributo all’igiene poetica. Ciascuno scrivente potrà utilmente adoperare la funzione “trova” di word per stanare nei propri testi la presenza di eventuali luoghi comuni. E provvedere prima della spedizione, possibilmente.
Anima/o
Frondoso
Monito
Sublime
Cordoglio
Amore
Cuore
Spirito
Pudico
Fremito
Fanciullo
Etereo
Rosa
Mestizia
Evanescente
Infinito
Brama/Bramosia
Intenso
Attanagliare
Speranza
Dardo
Sopire
Olezzo
Profumo
Membro
Pene
Madido
Turgido
Rugiada
Soave
Vile
Incanto
Sospiro
Aura
Trepidare
Fremito
Ineffabile
Orchidea
Cipresso
Salice
Lagrime
Immenso
Puro

Et cetera.



Roberto Alajmo | 23/11/2015 | Letto [3983] volte

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