ELOGIO-DELLA-DEMOCRAZIA-ALEATORIA

I potenziali elettori del Partito Democratico assistono con una certa rassegnazione ai tentennamenti del Pd a proposito del referendum contro la legge elettorale cosidetta “Porcellum” o “Calderoli”. In entrambi i casi: dal nome del genio che se l'è inventata.
Bisogna però far presente che i tentennamenti stavolta non sono frutto dell’eterna insipienza di un partito che conta più correnti che iscritti.
Non si tratta, insomma, di un’ignavia passiva, ma di una passività, per così dire, attiva.
Questo perché l’attuale legge elettorale è una gran risorsa per i tutti i partiti, Pd compreso, che la usano per selezionare non l’eccellenza, ma un Dream Team di stupidi e servi, per inserirlo in liste bloccate.
L’ultima volta, per avere piazzato come capolista un tizio che non aveva mai messo piede a Palermo in vita sua, il Pd s’è giocato il voto mio e di molti altri. A sinistra il voto d’opinione ancora un po’ conta.
Forse per svegliare Bersani & Friends bisogna spiegargli che, persistendo questa legge, la prossima volta sulla scheda preferiremo scrivere il nome di una persona a caso, presa dall’elenco telefonico: almeno costui, in teoria, non dovrà rispondere a nessun padrone.
(La foto è di Ugo Maccà)



Roberto Alajmo | 05/09/2011 | Letto [3543] volte

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