"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto lintelligenza di saperle distinguere.
"
(Tommaso Moro)
Io, nel dubbio sul come "festeggiare", ho scelto la via più classica e meno contorta possibile. Strizzando anche l'occhio alla retorica.
Gita a Marsala con i ragazzi con visione del film "Viva l'Italia" di Rossellini (età media del pubblico in sala over 70). Alla fine Inno di Mameli, applausi in sala, visita al Museo Garibaldino, con tanto di giubbe rosse, foto dell'Eroe, di Anita, di Menotti e di Ricciotti e commozione incorporata. E del resto quando potremo ri-festeggiare? Forse nel 2061 per i 200 anni, se l'Italia (e il Mondo) ci sarà ancora? Troppo rischioso, meglio approfittare oggi.
Alla fine ho rimpianto Spadolini, che, nelle foto firmava il registro visite del Museo. E che dire del Craxi Garibaldino?
Mi chiedo se, paradossalmente, parlare "troppo" di Resistenza (come se l'Italia nascesse nel'46) ci abbia fatto dimenticare il Risorgimento, relegandolo ad un insieme di "fatterelli" da scuola elementare.
Mingo