"Un maestro č come un segnale stradale. Ti indica la retta via, ma non ti ci accompagna. Nč ci va."
(Anonimo)
Titolo, notizia: Il pentito Spatuzza invoca perdono per lassassinio del piccolo Di Matteo.
A disturbare forse non sono le persone, la loro storia, il loro profilo criminale o ex-criminale.
Sono le parole. Pentito, perdono.
Esiste l'espressione collaboratore di giustizia che non pretende di dare un giudizio etico. Ed esiste la parola scusa, chiedere scusa, che viene prima di perdono, non si chiede a mezzo stampa e non č riconducibile a una sfera di malinteso cattolicesimo.
Il collaboratore di giustizia chiede scusa.
E subito tutto suona meno stucchevole, equivoco e interessato.
In fondo gli scrupoli morali dovevano esistere anche prima del brevetto vaticano, che li applica soprattutto a posteriori.