"Quand s'eri giuin spustavi i mudand per truà i ciapp, adess che sunt vecc, sposti i ciapp per truà i mudand"
(Proverbio lombardo)
La mia amica A. sta lavorando per un privato a una committenza della Regione. Mi spiega che non si aspetta di essere pagata, e che secondo lei non se laspetta, a breve scadenza, nemmeno il suo datore di lavoro.
Ma meglio di rimanere con le mani in mano.
Forse questo è il problema dei problemi. Non la mancanza di lavoro, perché in realtà il lavoro abbonda: ma la mancanza del corrispettivo salario.
O meglio, il fatto che lavoro e salario viaggino su binari paralleli, destinati per definizione a non incontrarsi mai.