"Il razzismo è come il culo: puoi vedere quello degli altri, ma non il tuo"
(Ascanio Celestini)
Qualche anno fa un quotidiano cittadino lanciò una specie di Concorso di Poesia sul tema delle albe teatrali di Segesta.
Il sottoscritto pure mandò i suoi versi, che vennero ingiustamente ignorati dalla giuria. Eccoli:
Titolo:
ALBA A SEGESTA
Svolgimento:
Lo scenario era maestoso.
Lo spettacolo: incantato.
Tanto che quasi subito
Mi sono addormentato.