"La veritą non ha alcuna decenza"
(Albert Camus)
Quando prima o poi arriveremo di fronte a una Cassazione morale, forse potremo rivendicare un risarcimento per la quota parte di felicitą che ci č stata negata, in cambio del malinteso benessere.
Forse potremo farci restituire pure le parole di cui si č abusato in questi anni di fango, quando labolizione della vergogna ha portato allo sdoganamento del peggio possibile.
La parola famiglia, la parola rispetto, la parola onore. Espressioni che č diventato impossibile pronunciare senza cadere nel fraintendimento.
O come la parola amico, che specialmente nel Sud č passata a definire la clientela deteriore.
Bisognerebbe anzi cominciare a pronunciarle ad alta voce, rivendicandone il significato primario e benigno, sottraendole al destino deteriore delle virgolette.
Amico, famiglia, onore, rispetto.